Più o meno tutti sappiamo cosa sia la cartomanzia; si tratta in sostanza di leggere il futuro di una persona attraverso le carte che sceglie da un mazzo. Per effettuare questo tipo di divinazione è possibile utilizzare varie tipologie di carte, anche se nella maggior parte dei casi si utilizzano i cosiddetti tarocchi.
Cosa sono i tarocchi
Chiamiamo comunemente tarocchi quelli che in realtà dovremmo indicare come Arcani Maggiori; il termine tarocchi invece indica più propriamente il primo mazzo di carte arrivato in Europa, attraverso la popolazione dei Mamelucchi egiziani, durante le loro guerre di conquista. Gli arcani maggiori, usati oggi per la cartomanzia, sono un gruppo di 22 carte, che riportano immagini molto particolari, come ad esempio i pianeti, le virtù o personaggi mitologici. Esistono poi anche altre tipologie di tarocchi per la divinazione, come ad esempio le Sibille italiane, o le carte zigane. Visto che l’iniziale mazzo dei tarocchi è stato poi trasposto nelle comuni carte da gioco, oggi si chiamano tarocchi solo gli arcani maggiori che in Italia si usano esclusivamente per la cartomanzia.
Cos’è la cartomanzia
Si tratta in sostanza di dare un significato più o meno preciso a un gruppo di carte selezionate da un soggetto. Come possiamo apprendere anche sul sito cartomanziaabassocosto24, il cartomante utilizza sempre il medesimo mazzo, con il quale riesce nel tempo a costruire un legame quasi mistico. Inoltre prima di chiedere al cliente di estrarre alcune delle carte solitamente gli pone anche qualche domanda, oltre a consigliargli di concentrarsi sull’argomento di cui vuole avere notizie. La cartomanzia si basa su testi precisi, che indicano il significato simbolico di ogni carta, considerandola anche nelle varie combinazioni possibili. Ovviamente i testi sull’argomento sono abbastanza vaghi, in modo che il cartomante possa lasciare ampio spazio all’interpretazione personale delle carte.
La cartomanzia nel passato
In effetti la cartomanzia come oggi la conosciamo è nata solo verso la fine del 1700. Precedentemente esistevano delle pratiche predittive con le carte, ma erano decisamente meno articolate; in pratica si sceglieva una singola carta da un mazzo e dei testi le conferivano un preciso significato. Solo verso la fine del 1700 alcuni appassionati di cabala e di esoterismo cominciarono a codificare un metodo divinatorio attraverso l’utilizzo delle carte. Tra i cartomanti più noti del passato vogliamo ricordare Mlle Lenormand, che si faceva chiamare Sibille. Costei creò un personale mazzo per la divinazione, a cui in seguito si ispirarono altri mazzi chiamati solitamente sibille, o carte Lenormand.
La cartomanzia oggi
Proprio come nel passato, anche oggi il cartomante utilizza le carte per leggere qualche indizio sul futuro. Può di fatto utilizzare le carte che preferisce, anche le comuni carte francesi, o quelle regionali italiane. Come abbiamo detto prima, molti cartomanti prediligono l’utilizzo dei cosiddetti tarocchi, ovvero gli arcani maggiori. Ma questa non è una regola scritta; l’importante è che il cartomante riesca a costruire un contatto tra sé e il mazzo di carte che intende utilizzare. I testi ancora oggi disponibili solitamente parlano dei tarocchi di Marsiglia, un mazzo di 78 carte.